Come fa?

Racconto di Natale 2020
Tra realtà, magia, fantasia e un po' di verità.
(Rielaborazione di un mio testo del 6/2018)


Nella mente dei bambini i pensieri nascono ingenui, imprevedibili e spontanei come le margherite nel prato e svolazzano liberi come farfalle.
Slitta di BabboNatale Così anche a voi potrebbe capitare che il vostro nipotino o il vostro figlio più piccolo possa improvvisamente chiedere:
– Come fa Babbo Natale a tenere nel suo sacco, pur se grande, i regali per tutti, ma proprio tutti, i bambini del mondo?

Bella domanda!

Nel caso del mio racconto il bimbo ha accanto a sè il nonno, che gli risponde:
– Beh Nico, non lo so. Me lo son chiesto anch'io qualche volta e non saprei risponderti. Però possiamo andare a domandarlo direttamente a lui, al suo villaggio, a Rovaniemi, nell'Europa del nord, in Finlandia.
Gli occhi di Nico s'illuminano:
– Sarebbe bello, davvero!
– Allora, su caro, non perdiamo tempo, andiamo all'aeroporto a prendere l'aereo.

Detto e fatto. Il nonno e Nico già sono alla Malpensa al banco delle prenotazioni.
– Se volete andare a Rovaniemi, – dice loro l'impiegata con modi gentili, – qui ci sono già i vostri due biglietti per le linee aeree SlittAir, prenotati dall'onda magnetica dei vostri pensieri.
Comperatevi subito una sciarpa, perché c'è un volo in partenza giusto adesso.
– Ok, ci va benissimo, – confermano entrambi, entusiasti per quell'occasione immediata.

Al TaxFree-Shop il nonno acquista una folta sciarpa di lana gialla e Nico una d'un bel rosso brillante. Ed eccoli ora in fila al cancello d'imbarco, insieme ad un'altra decina di persone.

L'aereo della SlittAir sembra un aereo, perché ne ha la forma, ma non ha le pareti e i normali oblò, perché è completamente aperto sui due lati. Ed il nonno esclama subito:
– Meno male che ci hanno detto di comperarci le sciarpe!
Se le avvolgono attorno al collo ed al capo, per bene con due tre giri, e sono pronti al volo.

Il pilota e la hostess, che indossano una divisa rosso fiammante con fasce di pelo bianco come quella di Babbo Natale, annunciano il decollo.
I motori sono già accesi. Dopo un breve minuto ecco che l'aereo-slitta s'avvia sulla pista, prende slancio e s'innalza nel cielo azzurro, d'un azzurro come il cuore dei bambini più buoni.

Il volo è molto silenzioso, quasi come se ci fossero delle pareti invisibili sui lati, a protezione dal freddo e dai soffi del vento. Nico ed il nonno avvertono soltanto una brezza leggera.
Neppure il tempo di schiacciare un pisolino e già l'aereo sta atterrando a Rovaniemi.
Si tratta di una bella cittadina nordica, non molto grande.

Nella via di Rovaniemi All'uscita dell'aeroporto un cartello in varie lingue indica dove andare se si vuole raggiungere l'Ufficio Informazioni.
Il nonno e Nico si incamminano di buon passo in quella direzione.
Lungo il cammino passano davanti all'Ufficio Postale, che è l'edificio più grande della via, veramente imponente, perchè c'é tantissimo da fare. Infatti, attraverso le sue vetrate si intravedono decine e decine di impiegati, tutti indaffarati tra mucchi di lettere, grandi e piccole, di ogni forma e colore.

Un passante, vedendoli lì, fermi e stupiti, commenta a voce alta:
– È così tutti gli anni a dicembre. Non c’è da meravigliarsi!
– Ed ora che cosa ne fanno di tutte le letterine, che cosa succede lì dentro? – gli domanda il nonno.
– Ne fanno mucchi diversi, divisi per ciascun paese e città, quindi le passano all'Ufficio Verifica, che deve accertare se i bambini che le hanno scritte meritano o meno ciò che chiedono.
Così spiega, e poi aggiunge:
– Io lo so bene, perché lavoro proprio in quell'ufficio.
Il nonno gli domanda subito:
– Oh, allora se lei è un esperto, ci può dare qualche spiegazione sul sacco di Babbo Natale?
– Mi spiace, oggi sono in ritardo. Ma potrete avere ogni risposta all'Ufficio Informazioni, che trovate a pochi passi da qui, appena un po' più avanti.

L’ufficio è davvero lì a fianco. Entrano e, dopo una breve fila, è il loro turno allo sportello.
Ufficio Informazioni Dall'altra parte c‘è un simpatico signore ed il nonno gli espone la domanda:
– Il mio nipotino ed io vorremmo sapere come fanno i doni, che Babbo Natale distribuisce ai bimbi buoni del mondo, a stare tutti dentro al suo sacco. Infatti, pur se ampio e capace, non può di certo contenere i regali e i pacchetti per migliaia, milioni o forse un miliardo di bambini!

L’impiegato risponde sollecito:
– Certamente, non sarebbe possibile trasportarli nella loro grandezza naturale! Perciò, mentre stanno in deposito nei nostri magazzini, noi li riduciamo a dimensioni ridotte, quasi microscopiche. E sono appunto così, piccolissimi, quando vengono prelevati da Babbo Natale, per portarli ai bimbi in tutto il mondo.
– E poi come fa?
– Durante il percorso del viaggio, lui si avvale di una piccola magia che fa risalire in cima al sacco proprio i regali della zona che sta attraversando in quel momento e che li fa tornare alla loro giusta dimensione. In questo modo non sbaglia, può fare molto in fretta e senza complicazioni.
– Davvero un metodo ingegnoso! Hai sentito, Nico, come fa? – chiede il nonno.
– Eh già, c’era da immaginarselo, che ricorreva a qualche trucchetto del genere!

Ora che hanno la risposta che cercavano, salutano e già sono accanto all’uscita dell’ufficio, quand'ecco che Nico confabula col nonno e lo prega di ritornare allo sportello. Lì giunti, è Nico che stavolta fa la domanda, mentre il nonno schiaccia un occhiolino d'intesa all'impiegato:
– Ci scusi, ma, dato che siamo qui, sarebbe bello poter andare a fare una visita a Babbo Natale. Ci può indicare dove abita?
E l’impiegato:
– Mi spiace, ma non è davvero possibile. Abbiamo una regola irrinunciabile, che stabilisce che nessuno può andare da Babbo Natale. Nessuno può incontrarlo o vederlo qui a Rovaniemi!

La risposta lascia Nico assai deluso:
– Ma perché mai avete questo divieto? Non c'è nulla di male nel poterlo andare a conoscere!
Ma l'altro allo sportello gli risponde:
– Invece è davvero proprio la regola giusta. Infatti, ciascuno deve poter liberamente immaginarselo come più gli piace! Così ognuno avrà il “suo” Babbo Natale!

Il nonno è d’accordo con la spiegazione e la ribadisce per convincere Nico.
Il nipotino resta silenzioso per un attimo, ma poco dopo, uscendo, commenta:
– Allora, io voglio pensare che il “mio” Babbo Natale assomigli proprio a te!
E il nonno risponde:
– Forse, forse non sbagli!

–––o–––

Cari amici vi ho raccontato i fatti di ieri.
Ma oggi che cosa succede? Nico ha nuove domande. Oggi gli interessa la Befana:
– Senti nonno. Come fa la Befana ad arrivare nelle case che non hanno il camino? Qui in città la maggior parte ne è senza. Non credo che lei possa scendere dentro ai tubi del termosifone!
– Oh ...!



BabboNatale



G.A.



NOTA - Se desiderate, potete leggere anche gli altri miei racconti di Natale:
2019 - Il Presepe di Nico
2018 - Una Vigilia di Natale
2017 - La Gara degli Alberi di Natale
2016 - Hanno Rubato l'Albero di Natale
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