Uno Vale Uno

Uno Vale Uno

Il dolore e uguale per tutti, non cambia col colore della pelle, con la razza, con la lingua.
Se uno soffre, ciò che prova è sempre lo stesso, sia se è ricco o povero, sia se è colto o ignorante, sia se è asiatico od europeo o americano.
I meccanismi del cuore, dell'anima, i sentimenti sono sempre gli stessi, sono uguali in tutti noi: non dipendono dalla lingua che parliamo o dalla religione.
Se una madre perde un figlio o ad una sposa ammazzano il marito, lo strazio, il tormento le distrugge sia se abitano di qua o al di là della "striscia".
Se uno muore, è: "uno", sia se è ebreo, sia se è arabo.
Ma, allora, perché dare enfasi a sei, dieci morti da una parte, come se valessero quasi o di più di sessanta o cento dall'altra?
Non si sta parlando di titoli di Borsa o di valute.
Perché "uno" di quelli sembra valere dieci, od anche più, di “uno” degli altri?
Lo facevano i nazisti, nei rastrellamenti punitivi.
Cari giornalisti e commentatori, questo me lo dovete proprio spiegare.


Pensiamo a quello che purtroppo è avvenuto e continua a succedere in Palestina.
Quante le vittime?
Facciamo un riepilogo (non è il più recente ma il mio ragionamento vale lo stesso):
- 7 ottobre: 1.200 morti e 240 ostaggi = 1.440 vittime israeliane;
- guerra di Gaza: 33.000 morti palestinesi.

Forse gli zeri qui sopra non sono immediatamente rappresentativi della enorme differenza di numero di vittime. Dopo le prime centinaia i numeri si assomigliano e ci confondono un po' le idee.
Allora provo io a rappresentarli, perché se ne possa ben percepire la sproporzione.

Prendiamo un semplice, regolamentare campo da calcio, dove forse giocate voi e i vostri ragazzi. Arrotondando un po’, potrebbe avere un'area di circa 5.000mq (100m x 50m).
Ma ora non giochiamo a calcio, purtroppo, vi dobbiamo invece scavare una fossa per seppellirci una persona: 180cm x 30cm = 2,50mq.
Allora calcoliamo: in un campo di calcio c'è spazio per 2.000 di queste fosse (5.000mq : 2,5mq= 2.000).

Le vittime israeliane riempirebbero 3/4 del campo.
Ma per i palestinesi: oltre 16 interi campi di calcio (33.000 : 2.000 = 16,5).

Questi numeri sono ancora poco percepibili? Allora guardate qui le figure!
Israeliani




Israele circa 1.500 vittime.








Invece:
Palestinesi 1 Palestinesi 2 Palestinesi 3 Palestinesi 4 Palestinesi 5 Palestinesi 6 Palestinesi 7 Palestinesi 8 Palestinesi 9 Palestinesi 10 Palestinesi 11 Palestinesi 12 Palestinesi 13 Palestinesi 14 Palestinesi 15 Palestinesi 16 Palestinesi 16,5 Palestinesi circa 33.000 vittime.

Ogni trattino nero rappresenta una fossa con dentro una delle tante vittime.
Prendiamo ad esempio la 32.145esima fossa, segnata in rosso nell'ultimo campo (magari ingrandite un po' l'immagine, se non la vedete): rappresenta la 32.145esima uccisione.
Lì c'è una persona, uno che ora non c'è più.
Uno che aveva la sua vita, la sua famiglia e i suoi affetti, le sue gioie e i suoi dolori, i suoi desideri e i suoi progetti, i suoi peccati e le sue buone qualità. Proprio come noi due: io e te.
Lui conta poco?
Conta poco, perché, purtroppo, è nato là, da dove è partito l'attacco del 7 ottobre?
Ma che colpa ne ha lui?
È morto mentre, sfollato in un'altra città, andava in cerca di un po' di acqua e cibo per la sua famiglia.

Perché lui non vi commuove come l'82esimo, segnato in rosso nel primo campo da calcio?
Forse quelli in alto sono persone e tutti gli altri zanzare o moscerini?
E no! Anche lui è una persona!
E uno vale sempre uno!

Basta con questa guerra che ci appanna l'anima, la coscienza e la ragione.
I crimini di guerra sono da condannare in ogni parte del mondo!


Pace!

... BOZZA ...

G.A.

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