Il Corpo

Il Corpo

Quale parte del nostro corpo è la più importante?
State un po' a sentire.


Oggi la Testa sta rivendicando con orgoglio la sua priorità su tutto il resto del corpo:
– Io sono la sede del cervello, dove nascono i pensieri. È proprio qui, dentro di me, che si formano le idee, è qui in me che si plasmano le decisioni, le scelte. Un essere senza il mio cervello è una cosa, è un minerale o, al massimo, è un vegetale! La Testa
– Ma va là, – replica la Pancia, – non lo sai che il sistema nervoso è distribuito un po’ dappertutto!
La Testa, orgogliosa, replica:
– Allora, se non vi basta, io sono la sede della vista, dell'udito, della parola! È grazie a questi miei organi che l’uomo prende coscienza di tutto ciò che lo circonda e comunica coi suoi simili. Cosa mai potrebbe lui fare senza di me?

Le altre parti del corpo non ci stanno, non intendono lasciarsi svalutare. Non vogliono concedere alla Testa tutta la supremazia che lei sta vantando. Così prendono a protestare a gran voce e con foga ognuna le proprie ragioni:
– Ma che cavolo dici?
– Non ti lodare tanto, tu non potresti esistere senza di me ...
– Sono io che ti nutro, ti fornisco energia!
– Tu sei solo una cosa, un oggetto rotondo, una semplice palla e neanche troppo grande ...

Davvero ogni parte del corpo vuol dire la sua, facendo tanta, troppa confusione.
Finalmente la più saggia propone:
– Non parliamo tutte assieme! Così non si capisce nulla. Ognuna esponga pure il proprio parere, ma senza interrompere le altre.
– Hai ragione, – sono tutte costrette a prenderne atto.

Le parti del corpo si calmano un poco e stabiliscono un ordine per i loro interventi.

Tocca per primo al Torace:
Il Torace – Lo sapete bene che nessuno può fare a meno di me. Io racchiudo i polmoni ed il cuore coi quali alimento tutte voi. Se io smettessi di farlo battere soltanto per qualche minuto, voi tutte appassireste senza l'ossigeno e senza il nutrimento che io vi porto. Sono io che pompo il sangue e ve lo faccio arrivare fin nei punti più lontani. Ognuna di voi e anche tu, Testa mia, ne ha assolutamente bisogno. Dimmi un po' come potresti mai sopravvivere senza di me?
– Ma sono io che comando i tuoi nervi e le tue funzioni! – gli obbietta la Testa, arrogante.
– No, carissima! Il cuore batte di per sé, senza i tuoi comandi. Tu non lo puoi né avviare, né fermare!

Sono le Mani che ora hanno la parola e, ovviamente, rivendicano la propria importanza:
Le Mani – Noi, Mani, siamo una macchina meravigliosa: quante e quali diverse cose possiamo fare! Dalle più semplici alle più complesse. Dalle più energiche alle più delicate, come da un pugno ad una carezza.
La Testa ribatte:
– Senza di me non avreste nulla da fare. Ve ne stareste, letteralmente, con "le mani in mano"!
Ma loro insistono:
– Noi siamo lo strumento per eseguire ogni azione. L’uomo è diventato intelligente grazie a ciò che ha imparato a fare muovendo le nostre dita, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Cara Testa, siamo noi il congegno indispensabile per realizzare ogni idea, ogni pensiero.
– Già, ma senza di me che ve li creo e ve li propongo a cosa mai servireste voi? – lei ribatte.
– Cara, tu potresti pensarne quanti ne vuoi, ma siamo noi gli strumenti con cui l’uomo li realizza, li prova e li adopera. Noi, le Mani, gli consentiamo di scrivere, di disegnare, di trasformare un tuo pensiero in cose concrete, visibili, toccabili e non evanescenti.
– Siete soltanto dei diligenti esecutori ...
– E no, signora mia, noi ci mettiamo il nostro talento! Pensa alla pittura, alla scultura, alla musica. Siamo noi, le Mani, che realizziamo le opere d'arte! Senza di noi rimarrebbero inutili stimoli, nascosti nelle tue cellule nervose, noi, invece, le rendiamo concrete, visibili, godibili.

Le Gambe Ecco che è la volta delle Gambe. Anche loro vogliono dichiarare i propri meriti:
– Ma che cosa fareste tutti voi se noi, le Gambe, non vi portassimo in giro per il mondo? Anche tu, cara la mia Testa, le ali ce le hai solo nella fantasia. Nel mondo reale non ti sai spostare. Senza di noi dovresti startene ferma, immobile, non te ne potresti andare da nessuna parte, se non rotolando e soltanto dove c'è un po' di pendenza! Che cosa ancora ti potrebbe stimolare dopo aver visto e ascoltato mille volte soltanto quello che ti sta pochi metri intorno?
– La mia fantasia mi può far volare dove voglio!
– Ma sarebbe cieca, se non trovasse cose nuove, ispirazioni nel mondo vero dove noi ti portiamo!

Anche la Pancia ora può dire la sua:
– Non sono bella, spesso mi si disprezza, ma io racchiudo gli organi meravigliosi della digestione: lo stomaco, il fegato, il pancreas, i reni e l’intestino.
La Pancia – Ma dai, – la Testa replica, – sei tutta ciccia e budella!
– Tu, cara mia, con la tua bocca puoi inghiottire qualunque alimento, ma non ti nutrirebbe, se io non lo trasformassi in sostanze che le cellule sanno assorbire. Potresti ingozzarti quanto vuoi, ma senza risultato, se io, la Pancia, non ti aiutassi col mio lavoro!
– Non sei certo una bellezza, è meglio che tu non ti dia troppe arie! – replica l’altra.
– Allora, se non ti basta, – incalza la Pancia, – ricordati che anche tu, quando eri piccola, stavi dentro al grembo della mamma! Non ti dispiaceva, vero, crescere e formarti ogni giorno di più dentro ad una Pancia come me?
– Beh, sì … ma mi son data da fare per venirne fuori per prima!

Ha aspettato con pazienza il suo turno e, finalmente, adesso tocca al Sedere esporre a tutte le altre parti del corpo le sue qualità:
il Sedere – Pensando a me vi viene subito in mente la cacca e ci ridete sopra, vero? Ma siete sciocche! È un processo, una funzione importante e preziosa. Senza di me ve ne riempireste per poi marcire dal di dentro o scoppiare. Ma vi risparmio di approfondire questo mio prezioso lavoro e vi parlo, invece, di altre mie semplici, indispensabili e insostituibili funzioni.
– Ma va là? Son proprio curiosa, – domanda la Testa, – cosa mai puoi far tu di importante?
– Allora dimmi: come farebbe l’uomo a riposarsi senza adoperarmi? Dovrebbe restarsene sempre in piedi o completamente disteso. Io gli offro due morbidi cuscini con cui poter starsene tranquillamente seduto.
– Hai della ciccia morbida, embè, perché te ne vanti tanto? – banalizza la Testa.
– Perché permette una posizione utilissima. Tu pensi forse che Dante, Leopardi, Beethoven, Russell e tutti gli altri grandi artisti e filosofi abbiano scritto le loro opere standosene scomodamente in piedi o supini? No di certo! L'opportunità di stare comodi e seduti ha sciolto le loro menti, li ha liberati dalla cruda fisicità ed ha aiutato la loro fantasia ad aprirsi al bello, al sapere!
– Stai dicendo fesserie, – s'arrabbia la Testa, – come puoi tu, caro il mio Sedere, abbinare la sublimità del pensiero alla tua azione e alla tua volgare presenza!
Ma il Sedere replica convinto:
– Perché ti ostini? Io ed il pensiero ci completiamo! Pensa, ad esempio, al simbolo della filosofia, alla statua di Auguste Rodin: il Pensatore. Come è stato rapppresentato? Lo scultore lo ha raffigurato immobile, a riposo e "seduto". Quella sua statua sta a significare che ogni pensiero, idea o speculazione importante ha bisogno di me!

La Testa s'è ammutolita. Nessuna parte del corpo le vuole concedere il ruolo di prima della classe. Ora tace, s’è stancata di replicare.

Cara Testa, suvvia, non te la prendere. Ogni parte del corpo ha la sua funzione e la sua importanza!




Il Pensatore
Auguste Rodin - Il-pensatore - Parigi museo Rodin.



G.A.

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