Variante Omega

Variante Omega

Conoscete l’alfabeto greco? Comincia così: alfa, beta, gamma, delta, ecc. fino a omega, che è l'ultima lettera. Non si tratta soltanto di vecchi ricordi di scuola, ma di simboli che ritroviamo ed adoperiamo tuttora.

Da poco ne abbiamo un motivo in più. Infatti l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) qualche mese fa ha Lettere grechedeciso di rinominare le varianti del Covid-19 con una lettera dell’alfabeto greco. L'ha fatto per evitare che, usando il nome delle nazioni dove vengono rilevate inizialmente, si discriminino ingiustamente tali paesi.

Così la lettera “delta” ci risulta assai attuale, dato che corrisponde alla variante oggi predominante, quella identificata originariamente in India.
La primissima variante, sino a poco fa chiamata inglese, è stata rinominata "alfa", la sudafricana che l'ha seguita è diventata la "beta", mentre la "gamma" corrisponde a quella scoperta per la prima volta in Giappone e Brasile.
Ve ne sono poi già altre sei, di cui però si parla di meno, perché meno diffuse o meno contagiose; i loro nomi greci, in ordine, sono: “epsilon”, “zeta”, “eta”, “theta”, “iota” e “kappa”.

Tutto ciò vale per il momento, perché gli esperti ci dicono che ne arriveranno facilmente molte altre. Infatti i virus, quindi anche il Covid-19, evolvono continuamente i propri cromosomi.
Tali mutazioni vanno controllate perché potrebbero comportare una trasmissibilità più facile, una malattia più severa od anche l'annullamento dell’immunità già acquisita.
Meno si diffonde il virus e minori saranno le occasioni per il Covid-19 di replicarsi, mutare e creare nuove pericolose varianti. Occorre quindi continuare con protezioni, distanziamento sociale e vaccinazioni.

Sembra ovvio, ma non tutti sono stati o sono a tutt'oggi d'accordo.
Beh, voi direte, gli ottusi ci sono un po’ dappertutto.
Sì è vero, e li possiamo tollerare, se si tratta di persone poco istruite, di eccentrici, di contestatori e bastian contrari, che (magari per reazione a una ingiustizia sociale subita) assumono posizioni contrarie a quelle della maggioranza.
È invece pericoloso che dissentano coloro che occupano posizioni decisionali e di comando.

Di che cosa sto parlando?

Vi ricordate di Donald Trump e di quello che andava dicendo più di un anno fa?
All’inizio si esibiva senza mascherina; sminuiva pubblicamente la pandemia come una semplice influenza; proclamava che la bella stagione l’avrebbe fatta scomparire; ignorava gli inviti dei suoi esperti ad informare i cittadini dei rischi e delle precauzioni.
Anche dopo essersi lui stesso infettato, il suo scetticismo non è scomparso del tutto.

E che cosa andava dicendo il premier inglese Boris Johnson?
Ovviamente, il governo britannico respinge le accuse, ma varie inchieste giornalistiche hanno dimostrato che, fin dall'inizio della pandemia, lui voleva raggiungere spontaneamente l'immunità di gregge. Ha dovuto poi ricredersi.
L’immunità dal Covid-19 è raggiungibile quando almeno o più del 75% degli abitanti di un luogo ha sviluppato gli anticorpi specifici, vuoi con la vaccinazione, vuoi col superamento della malattia.
Ora i vaccinati in UK sono parecchi, ma non ancora sufficienti. Ciò nonostante, alla fine di luglio il premier è tornato all’idea dell’immunità di gregge, riaprendo completamente il Paese. Niente più: mascherine, distanziamento sociale, smart-working e precedenti precauzioni.

Anche Jair Bolsonaro, presidente del Brasile, ha commesso errori, sottovalutazioni e leggerezze nella gestione della pandemia nel suo paese. Ha cercato di convincere i connazionali che il virus potesse essere sconfitto con un medicinale antimalarico. Pur se lui stesso è stato chiamato in prima persona a fare i conti col Covid-19, non s’è voluto ancora smentire.

Di fronte all’assurdità di questi comportamenti, potrebbe forse accadere anche ciò che io ho immaginato e che qui vi racconto.


Il luogo, il paese inventatelo voi, io lo chiamerò Alterland.
La pandemia di Covid-19 ha già fatto anche qui parecchi danni. Le ondate di infezione si sono succedute: prima, seconda e ora siamo alla terza.
I numeri di tamponi, ammalati, posti occupati negli ospedali e decessi sono andati altalenando, su e giù. Ora sembrano il lieve risalita, che però è pur sempre una crescita.
Le autorità, gli studiosi, gli esperti sono in continuo confronto.
Sì, ci sono i vaccini e la popolazione li ha fatti e continua a farli con convinzione, tuttavia la prospettata immunità di gregge sembra tardare; occorre raggiungere percentuali ancora più alte.

Il premier si aggiorna continuamente con le sue staff di esperti.
Sono tante le opinioni i suggerimenti, le alternativa, ma non sempre c’è accordo tra comunità scientifica, sociologi, consulenti economici e responsabili politici di questo o quel partito. Di conseguenza si tentenna nel decidere, si rimanda, si media, si sopravvive, provando a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Anche oggi c'è un incontro tra il presidente ed i suoi esperti per controllare l'andamento della pandemia e tentare di prendere nuove decisioni.

Venite con me, andiamo a sentire. Riunione esperti
La discussione è accesa ed ognuno cerca di convincere gli altri sulle proprie idee e certezze.

Ecco sta parlando ora l’onorevole Vagheggini, Ministro degli Interni:
– Io propongo ancora una salutare serrata totale, di dieci giorni. Se nessuno va in giro, non ci sarà nessun nuovo contatto e infezione!
– È un provvedimento troppo forte, l'economia va a rilento e non ce lo consente, – protesta subito Bezzi, Ministro del Tesoro.
– No, non è abbastanza efficace, – dice invece Vadopian, dell’Agenzia dei Trasporti – meglio sarebbe addormentare tutta la popolazione con un potente sonnifero, mandandola in letargo per un po'. Sarebbe più pratico, avremmo dei bei risparmi e nessuno potrebbe protestare mentre dorme.

Ovviamente c'è chi è pro e chi è contro. Non si decide un bel niente e il presidente invita a fare altre proposte.

È la volta del generale dell'aviazione Farfalloni, Sottosegretario alla Difesa:
– Propongo la disinfezione dal cielo con aerei Canadair, che spruzzino direttamente ipoclorito di sodio sui tetti della città. Noi siamo già pronti coi nostri mezzi antincendio, dislocati un po’ dovunque. Basterebbe sostituire i liquidi ritardanti con Amuchina e in quattro e quattrotto la disinfezione generale sarebbe bell’e fatta, garantendoci un discreto periodo di minori contagi.
La proposta è messa ai voti, ma siccome c’è sempre contesa e discriminazione tra i partiti, la maggioranza necessaria non viene raggiunta.

Ora è la volta degli aggiornamenti, dei numeri della situazione epidemica. Il Sottosegretario alla Salute, Acciacchino, riferisce le ultime rilevazioni, ma invita subito a chiamare in riunione il professor Bacillus, epidemiologo di fama internazionale.

È un personaggio ben noto, già candidato al Nobel per la medicina.
Bacillus da tempo sta studiando l’evoluzione della varianti del Covid-19 e pare davvero che al momento nessuno ne sappia più di lui.
Il Sottosegretario alla Salute lo ha convocato; lui è fuori della sala e sta attendendo di venire ad esporre una sua scoperta.
La proposta viene approvata.

Prof. Bacillus L'invitato viene chiamato in riunione, gli vien data la parola ed eccolo che attacca:
– È con infinito piacere che oggi posso comunicarvi la mia nuova scoperta, la mia strategia per risolvere definitivamente e sconfiggere questa tremenda pandemia.
– Bene, sentiamo, – concorda il premier, – ma, per favore non usi termini troppo scientifici.
– Ecco, – riprende il professor Bacillus – sapete tutti che il Covid-19, come ogni altro virus, ha generato e continua a generare le sue varianti. Fortunatamente non ce ne sono state di più pericolose del ceppo originario. Ma il rischio sussiste ed è reale.
– Questo lo sappiamo bene, vada avanti, per favore.
– Le varianti attuali, circolanti, sono ormai 10, ma io ne ho sviluppato in laboratorio ben altre 14, accelerando i suoi possibili sviluppi spontanei.
– Ma scusi, Bacillus, che cosa ce facciamo noi di queste sue varianti?
– Sono importantissime, sono la vera soluzione, – ribadisce lui con forza, – perché non mi resta che verificare la loro non maggiore pericolosità e, se lo confermerò, potremo metterle liberamente in circolazione.
– Ma che dice, non si può fare! È sempre un rischio infettare altre persone!
– Ma io ho creato l’ultima possibile trasformazione del virus: la variante "omega". Non ce ne possono essere altre, perché l’alfabeto greco ha solo 24 lettere e omega è appunto l’ultima, quindi l’ultima variante possibile!
– Che genio, ha ragione! – esclama, entusiasta il premier, – diffondiamole ed avremo la certezza che il Covid-19 avrà finalmente esaurito il suo sviluppo e si smorzerà senza dare più fastidi.
– Bravo Bacillus! Evviva, eureka, eureka!!!


Perchè?
Beh, viste le tante passate stupidaggini,
perché escludere la mia?

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