Un chiodo è davvero una piccola cosa, ma è importante.
È un oggetto semplice: un pezzetto di metallo che, da un lato, mostra una punta che si conficca facilmente e, dall'altro, un allargamento, una testa robusta, capace di ricevere colpi e martellate senza deformarsi.
Ma torniamo all'oggetto fisico.
Ecco, restando in questo tipo di utilizzo, vorrei dirvi qui qualcosa.
Se ci riflettete si tratta di una grossa scoperta davvero; non è certo come quella della ruota, ma quasi.
Chissà quando l'uomo l’ha inventato il chiodo: gli antichi romani già lo adoperavano.
Questo è il chiodo come oggetto fisico: è molto utile e apprezzato.
Al contrario, in senso astratto, nel linguaggio familiare, un chiodo indica qualcosa di fastidioso, di doloroso; indica un cruccio, una preoccupazione, un'ossessione, qualcosa da scacciar via, se possibile.
Al di là dal suo uso per collegare pezzi di legno o di altro materiale, un chiodo può servire anche, semplicemente, come appiglio per appendere oggetti alle pareti: quadri, foto, specchi, piatti, eccetera.
Ero ragazzo.
Un giorno mi è capitato di aver bisogno di una piccola riparazione alla bicicletta e sono andato da un artigiano, che aveva una botteguccia vicino a casa mia.
Nella sua semplice officina faceva vari lavoretti e aggiustature, tra cui quelli delle bici.
Io gli ho spiegato che cosa desideravo. Lui su un mezzo foglietto s'è scritto un appunto e lo ha appeso sopra al suo banco di lavoro, infilandolo su un chiodo, che già ne portava altri infilzati.
Chiodo e foglietti altro non erano che la versione anticipatrice dell'agenda del giorno e dei post-it.
Un chiodo è davvero una piccola cosa, ma per quell’artigiano era sicuramente importante.
Il suo cuore e quel chiodo andavano certamente in sintonia!
Pensate infatti che soddisfazione lui poteva provare quando alla sera lo vedeva finalmente vuoto. E che tristezza, invece, gli procurava se lo trovava senza alcun appunto già a metà giornata: nessun altro lavoro da fare, con cui guadagnare.
Un chiodo come quello lì, nudo o infilzato di foglietti, può essere anche per ognuno noi la rappresentazione dello stato d'animo, in ogni momento della nostra vita quotidiana.
Se ti svegli e ti alzi al mattino in tutta fretta e ti rechi serenamente al tuo posto di lavoro, significa che il tuo chiodo è ben rifornito di cose valide, stimolanti da fare.
Se, invece, ti alzi contro voglia e vai in ufficio senza troppo entusiasmo o malvolentieri, vuol dire che i foglietti che là ti attendono corrispondono a compiti spiacevoli oppure che quel tuo chiodo è assolutamente vuoto, senza nulla di interssante da fare.
Molto spesso il lavoro che hai da svolgere non dipende completamente da te, ma avviene nel contesto di un gruppo, un’organizzazione, un’azienda di cui fai parte. Ma c'è anche il caso in cui le attività del chiodo te le cerchi e te le carichi tu direttamente, perché sei imprenditore di te stesso, come l'artigiano di cui vi ho parlato poco fa.
Lo stesso vale anche per chi è disoccupato o in pensione, in periodo di riposo, o in vacanza.
Ragioniamo in questo più specifico ambito.
È il mio e, forse, anche tu appartieni a questa categoria.
Se ci stai pure tu, ti domando: cosa devi fare tu oggi? Che cosa ti sei programmato?
Devi forse ancora decidere?
È importante avere qualcosa su cui far lavorare il corpo, la mente o entrambi!
Che noia se non hai neppure un foglietto che ti aspetti, appeso lì, al tuo chiodo!
È brutto oziare. Dai, inventati qualcosa!
Non hai qualche buon sentimento che ti inviti a dare una mano a qualcun altro?
Non hai qualche tua passione da coltvare?
Forza, appendi qualche appunto a quel chiodo. È brutto vederlo vuoto lì sul muro!
Non lasciarlo inattivo, perché deve riflettere il tuo spirito, la tua energia e il tuo desiderio di fare, di creare, di amare.
Basta un piccolo gesto, un pensiero positivo o una nuova idea per riempire quel chiodo e la tua giornata di sogni e progetti.
Ed allora, che cosa aspetti ancora? Appendi il tuo foglietto!
Si può vivere con più entusiasmo ed il primo passo è avere qualcosa di importante da mettere lì, sul tuo muro, sul tuo cuore, nella tua anima.
Io ho appena completato un mio foglietto. Mi ero inventato di scrivere questo raccontino...
G.A. - 06/2025
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