Sono un po' in crisi di inventiva.
Questo è tutto quello che stavolta vi posso raccontare.
Chiudete gli occhi, lavoriamo di fantasia e andiamo in un angoletto tranquillo di campagna.
Che cosa ci dobbiamo immaginare là?
Cose semplici: campi coltivati, filari di alberi, un fiumiciattolo, un ponte che lo attraversa e, lì accanto, il muretto di cinta della fattoria.
Ecco i due attori di questo racconto, quasi uno di fronte all'altro: il Muro ed il Ponte.
Loro lì sono nati e lì stanno da tanto tempo; si conoscono e si parlano.
E di che discorrono, cosa si dicono?
Tra di loro c'è in realtà un po' di antagonismo, di competizione, pur se amichevole.
Venite con me, andiamo a sentirli.
Ecco che il Muro dice al Ponte:
– Tu mi sembri un po' inutile, oggi. Non ho ancora visto nessuno passare sopra di te per andare nell'altro campo.
– Beh, è vero, per ora ancora nessuno, ma la giornata è ancora lunga, aspetta e vedrai. Tu, invece, mi sembri giù di tono. La pioggia di ieri ti ha scrostato ancora di più ed ha messo a nudo un altro po' dei tuoi vecchi mattoni.
– Non me ne importa, il mio compito lo faccio bene lo stesso. Perché il mio dovere e quello di tener fuori dalla fattoria chi non ci deve entrare ed io continuo ad essere ben forte e robusto anche se ho perso un poco di malta.
– Però ne va del tuo aspetto, – gli ribatte il Ponte, – qui la campagna, il panorama sono belli da ammirare e tu adesso stoni un pochino.
Allora il Muro:
– L’aspetto non è così rilevante come lo è, invece, la sostanza. Tu, caro mio, non sai quanto i Muri come me siano importanti, sia oggi che nel passato, favorendo l'evoluzione, la civiltà degli uomini. Pensa un po’ alle difese che i popoli si sono costruiti per proteggersi dalle invasioni dei barbari. Pensa al Vallo di Adriano tra i romani e le tribù scozzesi, al Muro di Costantinopoli, per non parlare della Grande Muraglia Cinese!
– Però il Muro di Berlino non è stato di certo una buona cosa e neppure lo è oggi quello “della vergogna”, costruito tra gli USA ed il Messico! – ribatte l’altro.
E dopo questo rimprovero, prosegue:
– Invece, pensa a come i Ponti come me siano stati importanti da sempre per unire, per congiungere. Permettono alle persone di attraversare i fiumi, di superare gli ostacoli, di muoversi attraverso il territorio. Pensa al Tower Bridge di Londra, al Golden Gate e al Brooklyn Bridge negli Usa. E ci sono anche Ponti che sono vere operre d’arte, come quello Vecchio di Firenze e quello del Rialto a Venezia.
Il Muro lo interrompe per ribattere:
– Però anche i Ponti hanno le loro ombre negative, sai? Non sempre unire significa migliorare. Infatti, i Ponti possono diventare le vie di passaggio per conflitti e tensioni.
L'altro, un po' scosso da questa verità, risponde:
– È vero, ogni struttura ha i suoi pro e i suoi contro, ma il mio scopo principale è quello di favorire l’incontro tra le persone. Ogni volta che qualcuno mi attraversa, c'è una possibilità in più di dialogo, di scambio. Non ti sembra, amico mio, che sia bello favorire le persone perchè si avvicinino, si parlino e comunichino?
– Certamente, ma non dimenticare che i Ponti possono anche aprire la strada a malintesi e conflitti, – replica l'altro con tono serio, – ed allora, meno male che ci sono i Muri come me, che servono a proteggere e a garantire sicurezza.
Il Ponte insiste:
– Tuttavia, senza di me, molti non potrebbero mai scoprire nuove terre, nuove culture. La mia funzione è quella di abbattere le barriere, di creare nuovi legami. Non credi che sia un valore importante?
– Hai ragione, – ammette il Muro, – la comunicazione, la connessione sono essenziali. Ma ricorda, caro Ponte, che a volte è necessario proteggere quello che abbiamo costruito. Solo con la sicurezza alle spalle ci si può permettere di avventurarsi oltre.
Il Ponte ci riflette per un momento e poi, sorridendo, ammette:
– Forse, ognuno di noi ha un ruolo speciale da svolgere. Perciò i Muri e i Ponti devono coesistere. Tu proteggi, io unisco. Insieme possiamo creare un giusto equilibrio.
– Sì, un equilibrio, ognuno con la propria funzione, – l'altro annuisce.
Oggi, in quel tranquillo angolo di campagna, il Muro e il Ponte sono riusciti a comprendersi e a capire che, pur essendo diversi, sono entrambi importanti.
Senza litigare sono diventati un altro poco più amici.
– Beh, – sorride ora il Ponte, – così scrostato, coi mattoni a vista, oggi hai un aspetto molto romantico.
G.A. - 12/2024
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