Il Cardellino Indeciso

Capita talvolta di non saper decidere quale cosa ci conveniene di più.
Se si sbaglia, è possibile, magari, tornare indietro.
Però siamone ben convinti: non dobbiamo continuare a rimuginare sulle scelte fatte o perdute!


Il cardellino CipCip trascorre il suo tempo in una bella gabbietta sulla finestra o sul balcone della casa.
È nato in quella gabbietta e lì è vissuto per un anno intero.
CipCip dovrebbe essere contento perché non gli manca nulla. Infatti: il suo padrone ogni giorno si premura di aggiungere nella mangiatoia un po' di nuovi semi di miglio e di cambiare l'acqua nel vasetto dell'abbeveratoio. Alla sera lo ritira dalla finestra per mettere CipCip a riposare all'interno, ben protetto, lì nella stanza, da ogni disagio o pericolo.

Durante la giornata il cardellino dal balcone può vedere tanti altri uccellini volare liberi nell'aria, e non nello spazio stretto della sua gabbietta. Gli sembra molto bello poter vivere così liberi e cresce sempre più in lui il desiderio di poterli imitare.

L'occasione si presenta un giorno, quando il suo padrone non ha richiuso per bene la gabbietta. CipCip ha visto la porticina aperta, ma è timoroso e non ha il coraggio di spiccare il volo. Il cardellino ed il passerotto
Un passerotto gli si posa accanto e gli chiede:
– Mi permetti di beccare un po' del tuo miglio? Tu ne hai così tanto!
– Serviti pure, – gli risponde CipCip, – io ne ho già mangiato abbastanza.
E poi continua chiedendogli:
– Dimmi un po', è bello vivere lì di fuori dove vivi tu?
– Ah, è bellissimo! ... Ma dai, perché non vieni anche tu?
CipCip è un po' titubante, ma alla fine si lascia tentare e spicca il volo.

Quel giorno svolazza allegro fino a sera. Ma quando arriva la notte, appollaiato tra i rami di un albero senza alcun riparo, CipCip deve sopportare i soffi di un gelido venticello.

Ha capito cosa gli manca: può rimediare e il giorno dopo s'impegna per costruirsi un nido.
Lo fa in qualche modo e con fatica, perché nessuno glielo ha mai insegnato.
Ci lavora parecchio ed il risultato non è certo accogliente come la sua gabbietta quando alla sera era al riparo nel tepore della casa.

Completata la costruzione del nido, CipCip riprende a svolazzare. Di proposito passa nella strada dove è sempre vissuto e s'accorge che in quello che era il suo balcone, manca la sua bella gabbietta. Avrebbe voluto cibarsi con un po' di quel miglio.
Tutto è sparito, perciò deve darsi da fare per procurarsi un po' di cibo nel prato e tra i cespugli.
CipCip non è pratico, perché conosce solo i chicchi del miglio.
Prova a beccare una bacca rossa, ma è disgustosa. Dopo vari fallimenti si accontenta di un pezzo di mela che un bambino ha scartato durante la merenda e ha abbandonato lì nel prato.

Nella nuova notte patisce meno freddo della volta precedente, ma si sente molto triste, così solo nel buio.
– Cercati una compagna, – gli dice un pettirosso, – in due il nido sarà più caldo ed accogliente!
Per seguirne il consiglio, l'indomani CipCip comincia a cantare dal suo ramo con più voce che ha. Canta per più di un'ora, ma nessuno risponde ai suoi trilli amorosi. Non ci sono altri uccellini della sua specie lì nei pressi. I cardellini, come lui, purtroppo sono molto rari, qui al nord, liberi in natura!

Sono state poche ma significative esperienze e CipCip finisce per concludere che la vita in libertà è troppo scomoda e faticosa.
Sarebbe appena il terzo giorno della sua avventura, ma i disagi sono stati già abbastanza per CipCip. Ecco che ritorna in volo dove viveva ed incomincia a picchiettare col becco sul vetro della finestra.
Tanto fa ed insiste che il suo padrone se ne accorge. Sorpreso e contento lo fa entrare in casa e lo rimette nella gabbietta che ha ancora conservato.

Anche oggi il cardellino dalla sua gabbia può vedere tanti altri uccellini volare liberi nell'aria, senza i limiti stretti del suo piccolo spazio.
Guardandoli si sta pentendo di essere tornato: era proprio bella la libertà!

Caro CipCip, dai deciditi: che cosa vuoi?
La libertà costa fatica, perciò bisogna esser disposti a guadagnarsela giorno per giorno.
Se sei pigro ti conviene restare lì in gabbia, però sarai meno felice.
Se ti impegni e ti dai da fare, farai sì farica, ma sarai ricompensato.
Su, deciditi!



Voli nel cielo



G.A. – 07/2018

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