Cari amici, avete qualche bel sogno che vi piacerebbe poter rifare nella prossima notte?
E magari, perché no, anche in quelle dopo?
Qualche volta può essere capitato anche a voi quello che da un po' di tempo sta succedendo a Gigi.
Chiarisco subito: lui fa un sogno strano e che si ripete spesso.
Si tratta di una cosa straordinaria, indipendente dalla situazione che lui si immagina mentre dorme: Gigi nei sogni riesce a volare!
Il bello è che gli succede spontaneamente, senza dover dare alcun comando né mentale, né fisico; lo fa senza doverlo pensare e senza dover fare alcuno sforzo.
Gli viene naturale, così come fa una piccola piuma che si libra nell'aria, anche senza aver invocato l'arrivo del vento.
E capita non solo se il sogno si sviluppa all'aperto, dove c'è tanto spazio libero per volare. Ma succede anche se Gigi si trova in una stanza di casa o in un'aula di scuola, perché anche lì, improvvisamente, lui si sente leggerissimo, si solleva dal pavimento, si sposta verso il soffitto, dove, ad esempio, può accomodarsi in cima ad un armadio!
Da lì, in alto, lui continua a partecipare a ciò che avviene giù in basso.
In questi sogni, i presenti non se ne meravigliano quasi mai. Pare che loro già sappiano che Gigi ha questa dote eccezionale.
Così lo lasciano fare, pur se dopo un po’ gli consigliano di scendere, per poter continuare a parlare e a lavorare meglio insieme.
– Dai, smettila di svolazzare ... torna qui in basso! – gli dicono.
Oppure:
– Come possiamo continuare, se te ne resti lassù?
Invece, se il sogno si sviluppa all'aperto, non appena Gigi si sente sollevare libero nell'aria, gli prende la voglia di fare esercizi di volo.
Lui punta un dito dove desidera dirigersi e poi comincia a muovere le braccia su e giù, dolcemente, come se fossero un paio di magiche ali. Non gli occorrono grossi sforzi, ma soltanto lenti movimenti delle braccia e così può proseguire verso quella o altre destinazioni.
Cambiare direzione è facile: gli basta fermare un attimo il braccio destro o il sinistro ed allora ecco che la sua traiettoria gira proprio da quella parte.
Anche qui non c'è mai meraviglia da parte di chi altro è presente nel suo sogno.
Se c'è qualche amico simpatico, capita che Gigi provi a coinvolgerlo nel suo gioco straordinario:
– Dai Max, prova anche tu, non è difficile! Dai vieni ... è facile ... facilissimo!
Basta muovere le braccia. Dai vieni che ti insegno!
Ma né Max, né Leo, né altri è mai riuscito a librarsi nell'aria e ad unirsi al volo di Gigi,
nonostante i saltelli, le rincorse, i loro salti più alti o l'agitare delle braccia più frenetico.
– Tu hai qualcosa di speciale in te, che noi non abbiamo, – concludono esausti gli amici, stufi di quelle prove senza successo.
Gigi è contentissimo di ciò che riesce a fare in sogno, ma ad un certo giorno ha incominciato a desiderare qualcosa di più. Gli è venuta voglia di poter fare, anche da sveglio, ciò che gli riesce così bene dormendo, cioè: volare.
È da un po' di giorni che, tornando da scuola, lui si ferma nei giardinetti, depone lo zaino nell'erba e lì, fermo e in silenzio, passa qualche minuto in concentrazione, per raccogliere tutte le sue energie mentali e fisiche.
Quando si sente pronto, indica col braccio la direzione verso cui intende dirigersi e comincia a muovere le braccia, dapprima lentamente e poi sempre più in fretta.
Prova e riprova, ma non ci riesce davvero!
Ahimè, non si solleva neppure di un centimetro!
Gli stanno capitando gli stessi insuccessi degli amici nei suoi sogni.
– Eppure so bene come si fa, – sospira Gigi sconsolato, – l'ho fatto tante e tante volte dormendo!
Alla fine, deluso, deve ogni volta rinunciare.
– Riproverò domani, – si dice, raccogliendo il suo zaino e rimettendosi in cammino verso casa, dove lo aspettano.
Anche oggi Gigi sta per ritentare la sua prova. Ha appena cominciato con la breve meditazione preparatoria.
Però non è solo: c'è un anziano signore che, molto interessato, lo sta osservando dal bordo del prato. Ed è veramente incuriosito, difatti ad un certo punto gli grida:
– Ehi, ragazzo, ti converrebbe metterti un po' più in alto, prima di spiccare il volo!
E, così dicendo, gli si avvicina portandogli una robusta cassetta, di quelle per il mercato della frutta, che qualcuno ha abbandonato, nel vialetto lì nei pressi.
Gigi è un po’ infastidito da quell'intrusione, ma l'uomo è così gentile e sorridente, che si sente obbligato ad accontentarlo. Come lui gli ha suggerito sale sopra alla cassetta, dopo averla posizionata per bene nell'erba e quindi riprende l'esercizio interrotto.
Ora è quasi pronto. Ma il signore anziano, che è rimasto lì a pochi passi ad osservarlo con interesse, zitto fino ad ora, adesso gli dice:
– Ascolta ragazzo, non devi partire muovendo le braccia lentamente. Occorre che tu dia un bel "colpo d'ala", forte, robusto e deciso. Sono certo che lo sai fare!
Gigi è infastidito ancor più di prima, ma, poiché quell'anziano assomiglia un po’ al nonno e siccome glielo ha detto con gentilezza, e lui è beneducato, decide di seguire il consiglio.
Perciò gli risponde:
– Grazie, signore ... ora ci provo.
E così fa, ubbidiente ...
Beh, meraviglia delle meraviglie … non ci credereste!
Che succede?
Gigi stavolta si è sollevato davvero nell'aria e sta volteggiando, felice più che mai!
– Ha funzionato, evviva! Che bello ... che bello! – non fa che gridare, mentre scende e risale con voli sempre più acrobatici e spericolati.
Gigi è entusiasta, non vorrebbe più interrompere quel volo:
– Temo che se atterro, poi non sarò più capace di decollare! – grida al signore anziano che partecipa alla sua gioia, seguendo le sue evoluzioni.
– Però adesso è ora che tu torni a casa! – alla fine lui lo richiama.
E Gigi, con un'ultima impennata e picchiata vertiginosa, atterra felice lì, nello stesso punto da dove era partito.
Ora che è a terra, sente il dovere di ringraziare e salutare il suo "istruttore di volo", ma non gli riesce neppure di andare da lui, perché il signore anziano, che assomigliava al nonno, non c'è più.
Non c'è più ...?!
Ma neanche la cassetta della frutta, neanche l'erba ... neppure il prato e il cielo non esistono più!
C'è solo la sveglia che sta suonando le 7:00 in punto!
E ci sono: il cuscino, le lenzuola, le coperte, insomma, la sua camera da letto!
– Diamine ... allora è stato tutto un sogno? Non ho volato nella realtà, ma sempre mentre dormivo!
Sembrava proprio vero ... che peccato! – esclama Gigi, dispiaciuto.
Voi che mi avete seguito sin qui, che dite? Gigi riproverà ancora nei prossimi giorni?
Io non credo, perché, devo aggiungere che, dopo questo risveglio, che vi ho raccontato, a Gigi è successo anche un fatto nuovo. Infatti, dopo la notte appena finita, non gli è più capitato di volare nei suoi sogni!
Dapprima se n'è rattristato. Ma, poi, quello che gli ha detto il papà, quando Gigi gliel'ha confidato, gli ha permesso di accettare il cambiamento.
Perché il papà gli ha detto:
– Caro Gigi, vuol dire che sei cresciuto. Quelli che hai perduto erano sogni da ragazzo, ma ora sei un adolescente!
Hai dato un bel "colpo d'ala"!
Al loro posto farai sogni più adatti alla tua età e, ti assicuro, saranno molto belli!
G.A. – 03/2018
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