Storia di una Caramella

Ovvero: Mini-Odissea

Ragazzi, sapete cosa significa "odissea"?
Odissea Significa: lunga serie di peripezie, più o meno strane ed avventurose, che può accadere di attraversare per arrivare alla meta che si vuole raggiungere.
"Odissea" è il titolo del famoso poema di Omero, che narra le vicende di Ulisse, l'eroe greco che, dopo la guerra di Troia, affronta appunto un'interminabile serie di vicende e pericoli per poter ritornare ad Itaca, la sua patria.

Anche nel mio racconto c'è chi fa uno strano viaggio, per ora più breve di quello di Ulisse. Però non è ancora finito.


Pinuccia è una ragazzina di circa dodici anni. È molto golosa ed ha sempre parecchio appetito. Per questo suo comportamento sta diventando un po' rotondetta.
Dovrebbe correggersi, ma occorre che sviluppi un po' di amor proprio, che per ora le manca quasi del tutto.
Ad esempio, oggi, incontrando per strada il nonno che tiene in mano un sacchetto di caramelle, lei non sa trattenersi dal chiedergli: Pinuccia e il nonno
– Me ne regali una per favore? Sono quelle che mi piacciono tanto!
Ed è vero: sono caramelle buonissime, un po' più grandi delle solite, ripiene di miele ed essenze balsamiche. Sono inoltre avvolte in carte coloratissime e brillanti che attraggono irresistibilmente, quasi, quasi da poterne sentirne il sapore soltanto guardandole.

Il nonno le ha comperate per la sorella maggiore di Pinuccia, Carla, che soffre spesso di mal di gola. Ma apre comunque il sacchetto e le dice:
– Ecco qua, scegli tu, quella che preferisci.
A Pinuccia basta un colpo d'occhio. In mezzo a tutte ne spicca una d'un rosso brillante. Ed è soltanto una, così, inevitabilmente la sua scelta cade proprio su quella.
Il nonno però aggiunge subito:
– Cara, stai andando a casa e farai merenda. La caramella mi sembra sprecata, se tra poco mangerai i tuoi biscotti o un bel panino, perciò, tienila in tasca. Conservala per poterla gustare in un momento più adatto, magari domani andando a scuola.

Per non dispiacergli, Pinuccia segue il consiglio. Così almeno sembra.
Si è messa la caramella in tasca ed ha ripreso la strada di casa. Però tra sè si ripromette:
– Appena giro l'angolo, me la mangio!
Così intende fare, ma ecco che lungo la via incontra la sua amichetta del cuore.
Che bello fare un pezzetto di strada assieme: ci sono tante, tante cose da dirsi!
Sono tutti argomenti interessanti e così accade che lei si dimentichi completamente della caramella che ha in tasca.

Rientrata a casa, Pinuccia sta ancora pensando ai discorsi appena fatti con l'amica.
Da bimba distratta com'è, non s'accorge che, sfilandosi il giubbotto, la caramella del nonno le cade per terra, scivolando in un lontano angolino.
Ed è lì già da un po', senza che nessuno se ne accorga. Speriamo che non venga calpestata.

Arriva l'indomani. Annina trova la caramella
Al mattino, Pinuccia ed i fratelli sono tutti di gran fretta.
All'ultimo momento manca sempre qualcosa da mettere nello zaino.
Annina, la sorellina minore di Pinuccia, sta appunto cercando la sua penna. Gira per tutte le stanza ed anche in quella della sorella. Là non trova la penna, ma scopre la nostra caramella sotto alla scrivania, in fondo a quel cantuccio dove era scivolata.
Annina la raccoglie e l'appoggia sul comodino della propria cameretta, promettendosi:
– Ora non ho tempo per gustarla. La lascio qui per stasera.

Ma Fabio, il fratellino, ha visto tutto e si ripromette di fare uno scherzetto alla sorella.

Arriva il pomeriggio.
Dopo la scuola si ritorna a casa ed Annina va a cercare la caramella dove l'aveva lasciata.
Ma non è più lì, ahimé! Fabio nasconde la caramella Che cosa è successo?
Fabio è corso in camera prima di lei e s'è preso la caramella. Ora l'ha in tasca lui.

Che spasso godersi, sornione, la ricerca di Annina, mentre si china in tutti i cantucci e scruta sopra e sotto ad ogni mensola, sospirando:
– Dov'è finita la mia caramella? Era proprio una di quelle che mi piacciono!
E ogni tanto, inutilmente, chiede al fratello:
– Veramente tu non l'hai vista? L'ho lasciata qui stamattina ...
La ricerca di Annina è vana: nessun risultato.

Ora è Fabio che ha la caramella. Ma lui non è particolarmente goloso: gradisce di più le cose salate di quelle dolci. Prima o poi la renderà alla sorella, in cambio, ovviamente, di una buona contropartita.
Per ora la caramella sta nella tasca del suo giubbotto, dove ci rimane per qualche giorno, un po' dimenticata.

Fabio e il nonno Ma ecco che oggi anche a Fabio capita di incontrare per strada il nonno.
Dopo avergli raccontato le ultime novità, Fabio si ricorda della caramella, la cerca nel fondo della tasca e gliela porge, dicendogli:
– Era di Annina. Certamente ti piacerà, prendila, è buonissima!

Il nonno gradisce la gentilezza, ma alla vista della caramella rimane un attimo perplesso. Quella carta rossa è inconfondibile, l'ha riconosciuta: è la sua caramella.
Vorrebbe chiedere a Fabio:
– L'avevo data a Pinuccia ... perché mi dici che l'aveva Annina ... e come mai adesso l'hai tu?
La curiosità è grande, ma preferisce non fare domande. Cercherà di immaginare da solo quale percorso, strada o girotondo la caramella abbia potuto fare, per ritornare proprio a lui, da dove proveniva ...

Il mio raccontino è finito, ma facciamo ancora una riflessione.
Qui il viaggiatore, Ulisse, è ovviamente la Caramella.
Anche se non è una persona, chiediamoci: quali sono e sono stati i suoi pensieri?
La sua meta, il suo traguardo era quello di essere mangiata.
Ne era forse preoccupata?
No di certo, perché è proprio il suo destino quello di andare a sciogliersi in bocca di qualcuno.
Ciò però non è ancora avvenuto.
Allora ne è dispiaciuta?
Diciamo di no. Le va bene pure così, dato che ha potuto allungare il suo tempo, la sua esistenza.
S'è goduta un po' di più del mondo attorno, così come fa un fiume quando s'attarda nel suo percorso, facendo qualche ansa e larga giravolta prima di arrivare al mare.

Ora, la nostra Caramella attende serenamente nuovi avvenimenti.
Le spiacerebbe soltanto se accadesse di essere calpestata o gettata via.
Per il resto, le va bene allungare ancora un po' la sua "Odissea".


Le anse del fiume al mare



G.A.

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