Facciamo l'Albero di Natale quest'anno?
Certo! Però decoriamolo con le cose più belle che abbiamo.
Benissimo! Allora, pronti, via!
Nel paese di Villabella, il vecchio cartolaio, che ha il suo negozietto proprio di fronte alla scuola, è andato a salutare il signor Preside.
Ora è nel suo ufficio; si conoscono da tempo ed il loro incontro è amichevole:
– Allora, termini davvero la tua attività a fine anno? – chiede il Preside, rattristato.
– Sì, mi spiace, ma sono ormai stanco e non mi conviene gestire ancora il mio negozio.
Purtroppo, non è più come quando i ragazzini, prima di entrare a scuola, passavano in cartoleria chiedendo "un foglio protocollo" per il compito in classe. Adesso tutti hanno la macchina e fanno provvista di ogni cosa al supermercato, sulla statale.
Ed giusto così.
– Comunque, sinceramente, il mondo qui cambierà un poco se tu te ne vai in pensione! – si rammarica il Preside.
– Grazie, – risponde il cartolaio e prosegue, – Sono venuto a salutarti, ma specialmente per dirti che desidero lasciare alla Scuola tutta la merce che mi è rimasta in negozio.
C'è un po' di tutto che potrai dare ai tuoi alunni più disagiati.
– Oh ... Ti ringrazio tantissimo! Avvertirò il custode di farti entrare, quando vuoi, col tuo furgoncino per scaricarla.
Passa una settimana. Oggi è giusto il penultimo giorno prima delle vacanze di Natale ed il cartolaio arriva a scuola portando tutto quanto gli è rimasto in negozio e lo accatasta in bell'ordine nella stanza predisposta.
Dopo un po' il Preside scende a vedere che cosa lui ha voluto donare.
Sono tutte cose utili: quaderni e album da disegno, fogli di ogni tipo e dimensione, penne, matite, astucci e colori per ogni esigenza, eccetera, eccetera.
Ma ecco là, in un angolo, degli oggetti abbastanza strani: alcuni grandi sacchetti di tela con delle brevi, rosse diciture: Promesse, Speranze, Gioie, Bellezze, Desideri e Sogni.
Il cartolaio anticipa la domanda del Preside e spiega:
– È merce che non ricordavo più di avere. Stava dietro a tutto il resto.
Mi pare che l'avesse acquistata mio padre tanti anni fa da un fornitore, che poi non è più ripassato nel nostro negozio. Lui ci aveva parlato di "decorazioni per l'Albero di Natale", di vario tipo, cioè in accordo con quello che sta scritto su ciascun sacco.
La merce è rimasta dimenticata tutti questi anni, ma può servire ancora per il suo piacevole scopo originario.
– Che bella occasione! La darò oggi stesso ai miei alunni, alle classi medie che stanno facendo la gara dell'albero di Natale più bello.
Domani ci sarà appunto la premiazione. Insegnanti e genitori formeranno la giuria che premierà la migliore realizzazione.
La disponibilità dei nuovi addobbi viene subito comunicata alle classi interessate che nominano un proprio rappresentante.
Sono: Emy e Jim per le prime, Ines e Leo per le seconde, Luca e Mara per le terze.
Uno dopo l'altro, si recano a scegliere il proprio sacco. Ma per lasciare un po' di mistero, il preside non fa veder loro il contenuto. Devono scegliere solo guardando la dicitura.
Ritornati in fretta in classe, aprono immediatamente il proprio sacco misterioso insieme a tutti i compagni.
Che meraviglia! Ognuno contiene dei piccoli, stupendi capolavori, di quelli che, con le cineserie del giorno d'oggi, non si trovano più, se non sulle bancarelle delle cose vecchie.
Ecco qua, brevemente, come vengono utilizzati nelle varie classi.
BELLEZZE
Forse, forse il sacco di Mara è davvero il più bello. Com'è d’altronde scontato se si fa fede alla sua etichetta.
Contiene varie palle con riflessi di tutti i colori, ma così particolari da poter brillare da qualunque parte le si guardi.
Subito vengono aggiunte sull’Albero di classe, che, con quel nuovo effetto, appare ancor più rilucente!
Ma sappiamo bene che il tempo, anche se breve, cambia tante cose. E succede purtroppo anche qui. Infatti, l'indomani, quando la giuria passa per il suo giudizio, l'Albero appare un po' meno premiabile, perché il tempo ha già dato a quelle brillanti Bellezze una sua leggera patina opaca.
GIOIE
Quando nella classe di Luca è stato aperto il sacco, gli alunni vi hanno trovato tanti stupendi cristalli, sfaccettati e luccicanti. Pur se assai piccini, non si potrebbe davvero trovarne di più belli.
Vengono subito disposti ad arte, qua e là tra i rami e le decorazioni che già abbelliscono l'Albero.
Purtroppo, in mezzo a tutti quegli altri ninnoli, i piccoli cristalli non risaltano così come, invece, meriterebbero.
Proprio come nella nostra vita, le Gioie, minuscole come sono, vengono sommerse da tutto quanto le circonda e, quasi quasi, non si distinguono più.
Così, quando, l'indomani, la giuria viene a vedere l'Albero e a valutarlo, non riesce ad apprezzare completamente la sua intera bellezza.
DESIDERI
La classe di Leo ha appena aperto il suo sacco. Ecco: contiene tantissimi festoni di luci. Sono lumini intermittenti, di tutti i colori, molto splendenti ed allegri.
Ma, come accade per i Desideri delle persone, quelle ghirlande sono tante, fin troppe! Davvero così tante, che dopo un poco si scavalcano tra di loro e non si sa più dove mettere le altre.
Comunque, pian piano ed in qualche modo si trova un angolino per appenderle tutte.
Il giorno seguente, la giuria passa per il suo giudizio e trova, ahimè, che i festoni luminosi dei Desideri sopraffanno le altre decorazioni dell'Albero, che non riesce più a mostrare tutte le altre cose belle e vere che ha in sè.
SOGNI
I compagni di Ines hanno appena scoperto che le loro decorazioni misteriose sono tante piccole lanterne di vetro multicolore.
Sono bellissime! Le lanterne che illuminano le notti sono adatte per rappresentare i Sogni. Ed ognuno di quegli oggetti brilla di una sua luce particolare, strana ed affascinante.
I ragazzi si danno subito un gran daffare per sistemare ogni lanterna tra i rami nei punti più opportuni. Ed ogni altro oggetto lì accanto ne riceve un riflesso di ulteriore bellezza.
Tutti ne sono entusiasti, soltanto Ines sembra restare dubbiosa, ma non ne parla.
Infatti, i Sogni li si apprezza molto nel momento in cui nascono, ma poi vengono dimenticati.
Perciò, chissà se la giuria se ne ricoderà dopo aver visitato anche le altre classi?
PROMESSE
Come sono belle le decorazioni di questo sacco! Ha scelto proprio bene Emy!
Sono stelle di ogni forma e dimensione, brillanti e coloratissime! Concordano proprio con ciò che sta scritto sul sacco che le conteneva, perché chi può negare che le Promesse, quando le formuliamo, non siano meravigliose!
Gli alunni le stanno disponendo nei punti giusti. Ma devono prestare molta, molta attenzione, perché son fatte di un materiale delicato, che tende a sfaldarsi e a sbriciolarsi.
È un peccato che qualche stellina, non maneggiata con cura sia già andata perduta e, chissà come mai, ne son state dimenticate pure un paio in fondo al sacco. Ma ahimé, è nella natura delle Promesse.
SPERANZE
Andiamo in classe da Jim, che le aveva scelte. Sta aprendo il sacco e ne mostra il contenuto. Si tratta di bellissime palle natalizie di varie dimensioni, in finissimo vetro e di tante sfumature rosate.
Qualche compagno gli rimbrotta di non aver scelto troppo bene, perché sono di un solo colore. Ma presto tutti si accorgono che quelle decorazioni, lucide e brillanti, continuano a mostrare il loro semplice splendore anche se disposte tra i rami, in punti lontani o dietro ad altri ornamenti e ne abbelliscono anche i punti meno belli.
Quando, l'indomani, la giuria entra in classe da Jim per dare il suo giudizio, l'Albero delle Speranze risplende e affascina come non mai!
Adesso tutti gli alberi sono stati visti e la giuria deve decidere.
Ma quello di Jim è stato magico, perché ha richiamato nel cuore di chi lo ha guardato le sue proprie Speranze, seducendolo con la loro dolcezza.
Ecco trovato l'Albero da premiare!
Tutti si congratulano con Jim ed i suoi compagni.
Tutti sono d'accordo ed applaudono con grande entusiasmo.
Evviva il Natale, evviva le Speranze!
Allora: buone Speranze e Buon Natale a tutti!
G.A. – 12/2017
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