Ahi, ahi ... le Divisioni!

Cari piccoli amici, di certo siete molto bravi in aritmetica. Bravissimi anche nelle divisioni.
Dovete però stare attenti a non prendere cattive abitudini, che vi portino a dimenticare ciò che adesso sapete così bene.
Infatti, potrebbe succedervi ciò che capita ad Elio in questo mio racconto ...


Elio è un bambino bravo ed intelligente; quest'anno frequenta la quinta elementare. Con la calcolatrice Poiché è un po' pigro, cerca di evitare ogni fatica aggiuntiva ogni volta che gli è possibile.
Ad esempio, in aritmetica riesce a risparmiarsi parecchi calcoli. Infatti ha scoperto che le operazioni si possono fare comodamente con la calcolatrice o con le App del telefonino o dell'Ipad.

Ed è già da un po' di giorni che fa ricorso a questi strumenti. Così sta disimparando ad usare la mente e la tecnica delle operazioni.
E non soltanto a casa, ma anche a scuola, dove ha avuto il permesso dall'insegnante. Si tratta però della supplente, che ritiene che saper usare le moderne tecnologie sia comunque una cosa utile.
Ma oggi è rientrata la maestra titolare. Subito ha assegnato ai suoi alunni un bel compito in classe di aritmetica.
E che disdetta! Vede Elio armeggiare con la calcolatrice e gliela sequestra.

Lui riesce a svolgere senza difficoltà la prima parte del compito: le cinque moltiplicazioni. C'è però la seconda parte: ahimé ... le divisioni!
Elio ci mette tutto il suo impegno, ma ne sbaglia tre su cinque.
Il voto complessivo è un misero 6 con una fila di "meno".

Arrivato a casa, la mamma ed il papà non accettano alcuna giustificazione ed Elio è mandato a letto, immediatamente dopo cena.
Ora è già sotto alle coperte, molto mortificato e dispiaciuto per aver dovuto rinunciare al suo programma TV preferito.
Per fortuna arriva presto il sonno ad alleggerirgli il castigo.
Già s'è addormentato e, dopo un poco, inizia a sognare.
Volete sapere che cosa sta fantasticando nel sonno?

Ecco, nel sogno lui si vede in un regno di tanti anni fa. In un regno di una volta, di quelli col re, la regina ed una bellissima principessa, così bella che ogni giovanotto di buona famiglia del paese spera di potersela sposare.
Elio ovviamente è uno di loro: lui ed altri nove giovani: tutti che ambiscono alla mano della bella fanciulla.

Per scegliere il futuro sposo della figlia, il re e la regina decidono di metterli alla prova, con un compito uguale per tutti loro. La principessa valuterà il risultato ed il vincitore sarà il probabile candidato a divenire il suo fidanzato ed il suo futuro marito.

Quale è la prova che la famiglia reale propone?
Ogni pretendente dovrà costruire una bella torre, per abbellire il castello ed il suo parco.
Considerando la costruzione di dieci torri, il re ordina ai più bravi artigiani delle sue fornaci di fabbricare tantissimi mattoni.
Dopo circa un mese di lavoro, ecco arrivare al castello un lungo convoglio di carri.
Tutto quel materiale viene scaricato fuori dell’ingresso principale, ed accatastato a formare dei mucchi regolari. Alla fine ecco là, ben squadrati ed ordinati come soldatini, ben 300 cubi, di 800 rossi mattoni ciascuno.
Il re, soddisfatto, manda i suoi messaggeri a convocare i dieci pretendenti alla mano di sua figlia ed annuncia a tutti gli abitanti la prossima competizione.

La gara reale Il mattino stabilito, fuori dal castello s’è radunata una grande folla. Dopo tre squilli di tromba, il re fa leggere dall’araldo il bando della gara. E’ in cinque punti, che recitano così:
1- Ogni concorrente dovrà costruire una torre nel parco del castello.
2- Il futuro marito della principessa, sarà l’artefice della torre da lei preferita.
3- Nessun vantaggio o privilegio per nessuno dei dieci contendenti.
4- I mattoni fatti lì arrivare sono sufficienti per le dieci torri.
5- Ogni concorrente sceglierà il posto ove costruirla e chiederà alle guardie di trasportare sin là i mattoni che gli spettano. Attenzione, però: chi ne chiederà di più di quanti gliene spettano, verrà immediatamente arrestato e rinchiuso in prigione. Se invece ne chiederà di meno, sarà a suo svantaggio, perché la sua torre sarà più bassa delle altre.

Mentre squillano nuovamente le trombe, Elio sta già facendo un rapido, facile conteggio.
– Ci sono 300 cubi di mattoni e noi siamo in dieci. Meno male, è una divisione facile: ai soldati dovrò chiedere i miei 30 cubi!
La sua soddisfazione dura però ben poco. Perché l’araldo, tornato sul palco, dichiara che è stato corretto il bando. Infatti un concorrente non si è presentato. Perciò i nove presenti potranno usare anche quei mattoni per la propria torre!
– Che disdetta, – ora si dice Elio, – occorre dividere 300 per nove!
Una volta lo sapevo fare, ma ora non me lo ricordo …. come si fa? Ahimé non ho qui la mia calcolatrice!

Elio si sposta in un angoletto tranquillo, apre il suo quaderno su uno dei cubi di mattoni e, comincia a scrivere:   300 : 9 =
e mormora a mezza voce:
– Il 9 nel 3 non ci sta … prendo un’altra cifra. Il 9 nel 30 ci sta … ci sta …
E via così, ma procede molto lentamente mentre, invece, dovrebbe fare più in fretta: le guardie stanno già distribuendo i mattoni.
Accelera, ma ahimé, il numero che ottiene non soddisfa la verifica della divisione!

Ora Elio è molto confuso e sta per perdere la fiducia di riuscire a fare il calcolo.
Ma ecco un aiuto insperato: una simpatica signora gli si è messa di fianco. Con calma prende a consigliarlo e a rassicurarlo.
E’ una persona davvero gentile e, che strano, ... ha la stessa voce della sua maestra:
– Elio, non ti agitare ... la tabellina del 9 la conosci, su rifletti bene su quello che stai facendo ...
Sono parole che ha già sentito spesso: lo tranquillizzano e gli danno sicurezza.
Finalmente, ecco il risultato corretto: 33 cubi interi di mattoni.
Però c'è un resto, perché avanzano 3 cubi; ognuno è di ben 800 mattoni, anche quelli vanno divisi e utilizzati. E ora Elio si sente sicuro (occorrono una moltiplicazione ed un'altra divisione) e lui arriva al risultato senza incertezze:
– Mi servono 33 cubi di mattoni più 266 mattoni sciolti! – dice alle guardie, – portatemeli, per favore, nell'aiuola delle rose rosse, lì costruirò la mia torre!

Nei sogni i tempi non hanno regole precise o limitazioni. Perciò ecco che in un battibaleno la torre di Elio è già terminata ed è bellissima: è la più bella di tutte!
Lui non ha dubbi: sarà il prescelto ed il premiato.
E davvero così sta per avvenire. Ma proprio quando la principessa sta per andargli incontro, sorridente, a braccia aperte ed un bacio già pronto … pluff ... il sogno si spegne!
Peccato ... sta suonando la sveglia, è già mattina!
Elio non può che sospirare e pensa:
– Proprio sul più bello! Spero di poter riprendere questo bel sogno, finito troppo presto!

Il sogno è finito, ma gli è rimasto un ricordo ben chiaro.
E quando quel pomeriggio Elio non può uscire a giocare perché fuori piove, sapete che fa?
Lui va dalla mamma e, ascoltate bene ... le dice:
– Adesso qui in casa mi annoio, dammi da fare qualche divisione ... è utile saperle fare senza sbagliare!

L'avreste mai immaginato?

Le Operazioni



G.A.

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