Cari bambini se smarrite qualcosa potreste cercare aiuto come fa Fabio in questa favola.
Adesso ve la racconto ...
Fabio ha smarrito il suo cappellino giallo. Forse è da qualche parte in casa o forse l’ha perso all’oratorio. E’ un po’ preoccupato, dato che il cappellino serve da distintivo della sua squadra, assieme al braccialetto giallo.
Ritrovarlo è importante, perciò si mette subito alla sua ricerca.
Per la strada incontra un primo strano personaggio: forse può aiutarlo.
– Ciao, chi sei? – gli chiede Fabio.
– Sono lo Gnomo Rossello, – risponde l’altro.
– Che cosa stai facendo?
– Caro, sto sorvegliando i miei colori.
– Scusa, ma quali sono i tuoi colori?
– Non vedi, sono il rosso e tutte le sue sfumature.
– Il rosso è proprio importante, – commenta Fabio.
– Certamente, – conferma lo Gnomo, – il rosso è il colore di molti bei fiori, del tramonto, del sangue e di tantissime altre cose ma, specialmente, è il colore dell’amore!
Lo Gnomo sembra gentile e Fabio pensa che potrebbe aiutarlo:
– Scusami, Gnomo Rossello, io ho smarrito il mio cappellino. Per favore, mi aiuteresti a cercarlo?
– Se posso, volentieri. Di che colore è?
– Il mio cappellino è giallo!
– Oh, mi spiace, caro bambino. Scusami, ma io non riesco a vedere le cose gialle!
– Grazie lo stesso, lo cercherò da me.
Fabio riprende la strada. Ne percorre un altro pezzetto, finché incontra un altro strano passante.
– Ciao. Chi sei? – gli chiede subito.
– Sono lo Gnomo Verdino, – l'altro risponde.
– Scusa se ti ho fermato. Che cosa stai facendo?
– Sto ravvivando i miei colori.
– E quali sarebbero? – chiede Fabio.
– Non vedi, sono tutte le tonalità del verde, sia chiare che scure.
– Il verde è un colore davvero importante, – commenta Fabio.
– Certamente, – conferma lo Gnomo, – perché è il colore dei prati in primavera, degli alberi e dei boschi e di tantissime altre cose ma, specialmente, è il colore della speranza!
Anche questo Gnomo sembra gentile, quindi Fabio gli chiede:
– Scusami, Gnomo Verdino, non riesco più a trovare il mio cappellino. Mi aiuteresti a cercarlo?
– Se posso, volentieri. Di che colore è?
– Il mio cappellino è giallo!
– Oh, poverino, mi spiace moltissimo. Mi devi scusare, ma io non sono capace di riconoscere le cose gialle!
– Peccato! Grazie lo stesso, continuerò a cercarlo da solo.
Abbastanza deluso Fabio riprende la sua strada. Ma dopo poco incontra un altro personaggio, strano come i due precedenti.
– Ciao. Sei forse uno Gnomo? – gli chiede.
– Hai indovinato! Sono lo Gnomo Azzurrino.
– Che cosa stai facendo da queste parti?
– Sto controllando i miei colori.
– Scusa, quali sono? – gli chiede.
– Io mi occupo dell’azzurro, in tutte le sue sfumature.
– L’azzurro è un colore bellissimo, – commenta Fabio.
– Non ci sono dubbi, – dice lo Gnomo, – infatti è il colore di cose magnifiche. Del cielo sereno, dei laghi e del mare, per dirne solo alcune; ma, non dimentichiamo: è il colore della gioia!
Ovviamente Fabio non esita a chiedere aiuto anche a lui:
– Scusami, Gnomo Azzurrino, ho smarrito il mio cappellino. Mi puoi tu aiutare?
– Se posso, con piacere. Dimmi, di che colore è?
– Il mio cappellino è giallo!
– Ah … purtroppo mi devi scusare! Io non sono in grado di riconoscere le cose gialle!
– Ahimè! Dovrò continuare a cercarmelo da solo. Grazie lo stesso.
Sempre più sconsolato Fabio riprende il cammino, finché incontra un quarto personaggio. Gli sembra strano come i tre precedenti, perciò lo saluta sicuro di sé.
– Ciao Gnomo! Come ti chiami?
– Il mio nome è: Gnomo Gialletto.
– Che cosa stai facendo da queste parti?
– Sto esaminando i miei colori.
– E quali sarebbero? – gli chiede.
– Io mi occupo del giallo, da quello più chiaro fino a quello più scuro.
– Non è per farti i complimenti, ma il giallo mi piace davvero, – dichiara Fabio.
– E fai bene, – dice lo Gnomo, – perché potrei citarti mille cose gialle bellissime. Ma ne basta una per tutte: il sole! Poi, però, non scordiamoci: è il colore dell’amicizia!
A questo punto Fabio sente che forse ha trovato la persona giusta:
– Scusami, Gnomo Gialletto, ho smarrito il mio cappellino. Mi puoi tu aiutare?
– Lo farò con piacere. Dimmi, di che colore è?
– Il mio cappellino è giallo!
– Ottimo! La ricerca delle cose gialle è la mia specialità! Lasciami concentrare per un attimo.
– Grazie Gnomo, lo vedi … dov’è?
Lo Gnomo ha chiuso gli occhi e lo sta cercando col radar del pensiero:
– Forse è lì … no … allora là … neppure. Proviamo di qua: … non c’è. Allora di là … non lo vedo. Ma continuo, abbi fiducia … – e alla fine esclama:
– Eccolo, eccolo!!
– Dov’è, dov’è? – chiede Fabio impaziente.
– Tu distratto, l’hai lasciato in fondo al tuo zaino!
– Davvero!? – esclama Fabio incredulo, – e io sciocco che lo sto cercando da un’ora nei posti più strani!
– Non ti rammaricare – gli dice allora lo Gnomo Gialletto, – perché è successo anche a me. Non vedi che anch’io sono senza il mio cappello: l’ho smarrito e non l’ho più ritrovato!
– Davvero? Ma come è possibile! Sei stato così bravo a ritrovare il mio!
– Non sempre le cose riescono, caro amico.
A questo punto Fabio prova il desiderio fortissimo di essere riconoscente e gli dice:
– Sai allora che cosa ho deciso, caro Gialletto? Voglio che tenga tu il mio cappellino. Te lo regalo volentieri. Come segno della mia amicizia!
– Grazie, amico mio, sono raffreddato, mi serve davvero! Tante grazie! – e in un attimo lo Gnomo scompare.
Cari bambini sentite un po’ che cosa poi è successo.
Quando Fabio è ritornato a casa gli hanno chiesto:
– Dov’è il tuo cappellino?
e lui ha risposto:
– L’ho regalato allo Gnomo Gialletto.
Nessuno voleva crederci!
G.A. - 06/2014
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